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web sito ImageChef Custom Images "Ormai quasi giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questo blog testimonianza degli eventi a cui mi accadde, mi accade e mi accadrà di assistere durante il periglioso viaggio che mi separa dalla tomba. E Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto ho visto. Possa la mia mano non tremare mentre mi accingo a scrivere certi eventi e ricordare l'inquietudine sottile che opprime l'animo mio mentre mi collego quotidianamente a questo blog poiché oggi ho la certezza che sto rettamente interpretando gli indubitabili presagi ai quali, da quando nacqui, stoltamente, non diedi peso ."

lunedì 2 aprile 2018

Rimbambini.


Certi bambini sono infelici.

Povere bestiole!

Hanno il cervello dei genitori: 

quadrato, di un millimetro quadrato.



Ridono,

saltano,

urlano,

spaccano,

sputano,

danno calci e mollano pugni

ma i genitori li giustificano,

li scusano,

gli creano alibi.

Mostri che creano piccoli mostri,

idioti che generano piccoli idioti.

Ma sono bambini,

piccoli Buddha,

esseri intoccabili.

Li hanno partoriti le loro madri

che hanno sofferto

aprendo le gambe e spingendo.

Si sono replicate.

Hanno creato qualcosa di loro

che occuperanno un posto utile inutilmente.



Povere coppie illuse!

Stavate tanto bene da sole!

Passavate inosservati

nelle vostre tute da jogging blu con le strisce bianche

assolutamente uguali.

Nelle vostre cene con gli amici

con le solite foto del vostro ultimo viaggio a Parigi

e gli sbadigli trattenuti per educazione.

Come sono belli i vostri bambini!

Come sono simpatiche le vostre creature!

Meritano il meglio di ogni cosa bella!

Sicuramente meritano voi.

Ma noi non ci meritiamo di avervi.

Non desideriamo vedere i vostri mocciosi

piangere e strillare

e voi che li scusate e li coccolate.



Diventeranno come quegli imbecilli

che giocano a palla sulle spiagge;

o che parlano ad alta voce nel cellulare

sul treno,

in aereo,

in ascensore,

al ristorante,

in ospedale,

ai funerali

e in tutti quei posti

dove nessuno si sognerebbe di disturbare.

Stavate tanto bene da soli!

Nella vostra casetta di 400 metri quadri

in riva al mare

con il sole all’orizzonte

e i vostri vezzi da artisti.

Al massimo

avreste dipinto una tela

con qualche cosa di orrendo

pagando poi un critico d’arte

per dire il contrario.

E invece no: vi siete clonati!

La massima opera d’arte.

La vostra carne.

Già scaduta appena nata.



                                                                                                               

1 commento:

  1. Leggere queste righe preziose ,di un Hal d'annata, riserva le stesse emozioni papillar-cerebrali che sa suscitare un buon barolo decennale,centellinato in religioso silenzio,alla fine di un pasto abbondante di succulenta cucina piemontese tradizionale. Ale

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