VOTAMI!

web sito ImageChef Custom Images "Ormai quasi giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questo blog testimonianza degli eventi a cui mi accadde, mi accade e mi accadrà di assistere durante il periglioso viaggio che mi separa dalla tomba. E Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto ho visto. Possa la mia mano non tremare mentre mi accingo a scrivere certi eventi e ricordare l'inquietudine sottile che opprime l'animo mio mentre mi collego quotidianamente a questo blog poiché oggi ho la certezza che sto rettamente interpretando gli indubitabili presagi ai quali, da quando nacqui, stoltamente, non diedi peso ."

venerdì 21 dicembre 2012

Tutti giù per terra!



E’ una brutta giornata per me,anche se lassù il sole splende. Il 2013 è appena iniziato e l’immenso girotondo consumistico, almeno per ora, è finito. La fine del mondo non è arrivata ma dentro di me è come se si fosse presentata puntuale distruggendo ogni cosa fin nei minimi particolari. Tutto mi va storto. Le case editrici continuano a rifiutare i miei racconti perché sono privi di speranza. SPERANZA! Proprio in Liguria dove è difficile fare ogni cosa perfino le cose più normali quali avere un lavoro dignitoso e farsi una famiglia quindi figuriamoci per uno come me che ha la pretesa di vivere facendo lo scrittore! Passo accanto ad una panetteria e sento il profumo della focaccia con le cipolle. Lo stomaco mi dà immediatamente una frustata avvisandomi che l’ora di pranzo è vicina. No, non mi riesce di far ridere la gente. A me piace farla riflettere. Non sono uno scrittore di favole e quello che scrivo non finisce mai con un “… e vissero felici e contenti”. Le mie sono istruzioni per l’uso per quello che realmente la vita ci consegna nel quotidiano; un po’come fa il bagnino con quello che sta per annegare: ti salva la vita ma ti deve stordire con un pugno in volto. E’ un brutto metodo ma almeno tornerai a festeggiare Natale, capo d’anno e le feste comandate insieme alla tua famiglia. Ultimamente un amico mi ha detto:
“ Fatti un regalo: prova a sorridere ogni tanto, vedrai che anche i tuoi racconti sorrideranno!”
Mentre sto percorrendo via Ansaldo in direzione di Piazza Massena, decido di attraversare i giardini Melis. Debbo essere sincero: non ne ho manco per l’anima
di passare in posti del genere dove giocano mocciosi e requiescono in pace i vecchietti ma oggi, chissàperchè, nonostante il freddo, ho voglia di farlo. Dopo qualche passo mi imbatto in 5 bambini la cui somma dei loro anni fa 35. Li guardo come si osservano le cose di poco interesse e che subito si dimenticano quindi continuo per la mia strada a testa bassa, come un siluro verso la chiglia di una portaerei, ed è proprio in quel momento che sento una vocina:

“ Signore, fai il girotondo con noi?”
Mi fermo di colpo pensando che un siluro non lo avrebbe mai fatto.
“ Che hai detto?” – domando.
“ Il girotondo, signore, ci manca uno per farlo!” –risponde.
Lo squadro,anzi, lo attraverso.
“ E allora? - sbotto - non potete farlo in 5?”
“ No,no,no,no,no! -replica – se lo facciamo in 6 il cerchio è più grande!”

Sento un demone che entra nel mio corpo come se stesse indossando un vestito.

“ Ascolta, piccoletto, hai notato quanto sono alto io? Mi ci vorrebbero delle braccia lunghe 2 metri per afferrare le vostre pinzette!” - sibilo con sarcasmo.

Il bamboccio umano si fruga nelle tasche, tira fuori 2 cordini lunghi un metro ciascuno ed esordisce:
“ Tu tieni questo da una parte e noi dall’altra!”.

Mi accovaccio per piantargli il mio sguardo nel suo e dico:
“ Senti piccoletto, mi spieghi che importanza può avere per voi, oggi, fare o non fare il girotondo?”

Lui mi guarda. Non dice più nulla. Ma vedo l’umido nei suoi occhi. Speriamo che non...OH NO! TI PREGO!TI PREGO! TI PREGO...NON PIANGERE!

Così mi guardo in giro, per accertarmi che nessuno mi scorga. Anche uno scrittore fallito ha una reputazione.
“ OK,OK,OK,OK....FARO’ QUESTO GIROTONDO !”

Il nanetto come ha iniziato, finisce. Era tutta scena!
Se fosse alto almeno un metro in più, gli stamperei un calcio nel sedere da spedirlo in Oregina.  Poi tira fuori i cordini. Li afferra. Tutti si danno la mano. Io agguanto i cordini. Si inizia a girare.

                   
                              GIRO, GIRO TONDOOOOOO…
Controllo che nessuno mi veda.

                              CASCA IL MONDOOOOOO…
Chissà perché mi rifiutano quello che scrivo. Non sanno loro che sono alla fame? Ogni grande scrittore ha fatto la fame! Ma quando sai che la fame la fanno gli altri
e tu hai la pancia piena fa un effetto un attimino diverso.

                              CASCA LA TERRAAAAAA…
Se ne accorgeranno presto quei maledetti. Io sono uno scrittore. Io fotografo la vita.
Loro,  invece, non fanno altro che aspettare gente come me per poter continuare ad ingrassare sulle loro poltrone di pelle. E poi qualcuno ti dice che devi sorridere: ma per cosa e soprattutto: perché?

                              TUTTI GIU’ PER TERRAAAA!

I bambini sono tutti per terra e stanno ridendo. Non so perché o per cosa.
Sento tirare i cordini. Dopo un po’ di resistenza tento di accucciarmi ma perdo l’equilibrio e cado sul prato. Avverto l’erba fredda sul collo. Ora hanno un buon motivo per ridere poiché sembro una tartaruga a pancia all’aria: annaspo. Siamo tutti a terra. La gente intorno ci guarda e sorride.  Il sole filtra tra gli alberi. Socchiudo gli occhi per reazione e la percezione di quelle risate si acuisce. Mi prendono in giro.
Io, un vecchio, che fa il girotondo.
- Maledetti bambini! – penso,ma un sorriso già mi taglia la faccia ed è troppo tardi: mi sono alzato insieme a loro per ricominciare.
Anche a sorridere.

                                                                                         Alva.