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web sito ImageChef Custom Images "Ormai quasi giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questo blog testimonianza degli eventi a cui mi accadde, mi accade e mi accadrà di assistere durante il periglioso viaggio che mi separa dalla tomba. E Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto ho visto. Possa la mia mano non tremare mentre mi accingo a scrivere certi eventi e ricordare l'inquietudine sottile che opprime l'animo mio mentre mi collego quotidianamente a questo blog poiché oggi ho la certezza che sto rettamente interpretando gli indubitabili presagi ai quali, da quando nacqui, stoltamente, non diedi peso ."

lunedì 2 aprile 2018

150 euro...

Centocinquanta euro e i vestiti erano tutto quello che gli rimaneva.  Aveva appena chiuso la porta del suo vecchio appartamento il cui proprietario, con uno sfratto esecutivo, lo lasciava sulla strada.  Gli restavano i vestiti che indossava, una causa in tribunale per mancati alimenti alla ex moglie, qualche debito a causa di tre anni di disoccupazione e uno scooter. Prima di uscire di casa, con l’ultima mezz’ora pagata di connessione internet, aveva fatto il calcolo di quanti chilometri si potevano fare con quella somma tra benzina e pedaggi autostradali: circa 600. La distanza coperta lo avrebbe fatto arrivare all’incirca verso Friburgo in Brisgovia, Germania. La Guida Michelin dava 16.50 euro di autostrada, 77.28 euro di carburante e 29.12 euro di tassa svizzera. Avrebbe viaggiato circa 6 ore e mezza coprendo 577 km. Gli pareva una distanza sufficiente da porre tra lui e l’Italia, una nazione che non gli aveva mai dato nulla se non grane. Una terra meravigliosa abitata da troppa gente corrotta. D’un tratto si era ricordato dello sberleffo che i francesi usavano rivolgerci: “L’Italia è bellissima. Peccato che ci siano gli italiani!”. Come si faceva a dargli torto? Dentro questo pensiero  aveva già fatto un rapido calcolo di quanto gli sarebbe avanzato per le spese “accessorie” e cioè per il cibo: 27.10 euro. Non era una gran cifra ma sarebbe bastata. Lo scooter era già in moto quindi ci si sedette sopra. Infilò il casco, se lo assicurò al mento e abbassò la visiera. Prima di accelerare si voltò e diede un’ultima occhiata alla sua casa. Era stato bene insieme a lei e certamente avrebbe conservato bellissimi ricordi di tutto quel tempo uno nell’altra. Gli venne da ridere come quel pensiero, assolutamente innocente e romantico, poteva assumere una valenza sessuale degna di una seduta di psicoanalisi. Ruotò la manopola destra in basso e il potente motore, con uno strattone, lo sganciò dalla sua vecchia realtà. Un’altra sarebbe iniziata molto più lontano da lì. Scendendo la lunga discesa che lo portava all'ingresso dell’autostrada vide il postino venirgli incontro, anch’egli su uno scooter che, gesticolando, lo informava di avere della posta per lui. Lasciò che la sua giallastra figura scomparisse nello specchietto laterale sinistro e accelerò. Non ci sarebbe stato più per nessuno. Stava iniziando un altro viaggio. Aveva 50 anni e ancora un paio di cose da chiedere alla vita confidando sul fatto che, a motivo della sua estrema umiltà, gli sarebbero state concesse.      

1 commento:

  1. Altra pagina indelebile delle numerose chicche romanzate di Alvaro.50 anni,si,un paio di cosette ancora,anche tre o quattro,si possono ancora rivendicare,al cospetto della Vita. Ale

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