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web sito ImageChef Custom Images "Ormai quasi giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questo blog testimonianza degli eventi a cui mi accadde, mi accade e mi accadrà di assistere durante il periglioso viaggio che mi separa dalla tomba. E Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto ho visto. Possa la mia mano non tremare mentre mi accingo a scrivere certi eventi e ricordare l'inquietudine sottile che opprime l'animo mio mentre mi collego quotidianamente a questo blog poiché oggi ho la certezza che sto rettamente interpretando gli indubitabili presagi ai quali, da quando nacqui, stoltamente, non diedi peso ."

martedì 7 agosto 2012

Spartanville Fiction 2





Allora volete aprire sta porta si o no?

Tuona uno sbirro dal cortile e, per tutta risposta,
 Alva apre la finestra e assume uno sguardo inquietante  azzardando un:  "Chi siete, cosa volete? "
Alva certo che sei originale! ,sghignazza Ale,abbandonandosi su una poltrona,
ormai rassegnato al decorrere degli eventi. Meglio fingersi tonti,Ale..mormora il
suo compagno di disavventure
.

 Adesso contiamo fino a 5 e se non aprite sfonderemo
la porta!





Ringhia un affannato sottufficiale dei caramba, disturbando le galline del pollaio di Ale, il cui timbro di voce ha un che
di familiare per i due assediati. -Ma..Ale…quella voce..Si,non me lo dire,spero non sia
quello che penso. Invece si,l'incubo stava prendendo gradualmente piede nelle menti
frastornate dei due amici: era la voce incredibilmente rimasta identica di una loro antichissima
conoscenza ,risalente addirittura alla prima media;il sovrintendente dell'Arma che bofonchiava
ingiunzioni ai due sospettati era il famigerato,indimenticato e repellentemente disgustoso
Oronzo Faccotto, un megaripetente,contraddistinto per la sua scarsa pulizia corporea,l'alito cloachesco e la natura manesca,rivolta spesso ai più piccoli.
I due accorrono alla finestra e strabuzzano gli occhi,increduli e inebetiti. Ale,ora quello
ci riconosce e ce la farà pagare per quella volta del gavettone orrido. Cazzo,è vero!
Siamo proprio fottuti questa volta!
Il gavettone orrido era una estrema ratio dei gavettoni tradizionali; esso era riservato ai peggiori nemici,o agli amici più antipatici:si sostituiva all'acqua ad un miscuglio ributtante di rifiuti liquidi e solidi umani,acqua di bidet( ovviamente dopo il bidet) e sciacquatura di piedi. Il Faccotto era rimasto vittima di tale pessimo scherzo in occasione dell'ultimo giorno di palestra alla scuola media,e il tutto era stato ordito 
da Alva e Ale,con la complicità di altri due compagni di classe. Oronzo(soprannominato grande stronzo)
fece per aprire la porta del bagno quando,in quel lontano maggio del 75,alle 16.15,un secchio
gigantesco,colmo fino all'orlo della mistura di cui sopra, lo sommerse per qualche secondo:tra
l'altro il secchio gli si era proprio incastrato tra orecchie e collo..
Ora Ale rompe gli indugi,afferra il fucile da caccia di suo bisavolo e punta l'arma fuori dalla persiana;
conta di fare un po' di casino,niente più,ma quando fa per sparare,il grilletto non scatta.
Cazzo,un piede te lo avrei sgnaccato per bene,lurido cazzone avariato! Grida,in preda ad un 
raptus di antichi ricordi. Ale sei fuori?! Adesso quelli ci.. cazzo! Alva non riesce a terminare 
la frase:una raffica doppia di mitraglietta sventaglia sulle persiane,per altro già sgangherate, col risultato che un listello di legno cade sul naso di Ale,facendolo prorompere in bestemmie di ogni specie,alcune addirittura
sconosciute ad Alva,che ne approfitta per annotarsele nel suo immancabile taccuino untuoso.
Porca puttana,porca! Oronzo sei sempre lo stesso stronzo! – 
Ora voi due venite fuori a mani alzate,se no peggio per voi,acciderba!
 intima il Faccotto.  - Acciderba?!Ma chi cazzo la usa più questa espressione? soggiunge a voce bassa Ale. Alva nel frattempo è acquattato dietro una poltrona;Ale si riaffaccia, e accenna ad una trattativa:  Ascoltate,noi vorremmo avere un piccolo colloquio,col comandante di questa azione militare,cazzo di Budda,siamo spaventatissimi,io e il mio amico qui,ma siamo disposti a trattare solo con il  il maresciallo Faccotto,nostro ex-compagno delle medie…Oronzo vieni dentro,ti prometto che non siamo armati,e poi ci conosci,porca troia!

Pagello,ma sei proprio tu?!






Quello stronzo non aveva mai pronunciato correttamente il cognome di Ale,la seconda "a" lui la pronunciava "o", e questo faceva letteralmente imbestialire Ale; in più tutto questo gli ricordava di quando, con un bieco trucco fotografico, sfigurò la foto di Alva e la sua mamma nel giorno del compleanno di lui per poi pubblicarla sul giornale locale di Acqui terme. 

Si,si,Oronzo,dai,ti vengo ad aprire la porta del cortile, così entri,parliamo un po' e poi noi ci consegniamo!  Ale scende alla porticina diroccata del cortile,la apre,
lascia passare il grasso e tappesco ex compagno di scuola quindi richiude l'uscio
.

Pagello,sai che non  ci volevo credere? Tu e quell'altro matto di Alvaro  Michelone,sempre a fare guai,eh,che diavolo, non lo si fa!Lo sapete che vi devo arrestare per sospetto scasso e violazione di luogo sacro?Insomma, i cimiteri!Pare che avete cagato nelle bare..robe da chiodi,robe!




Oronzo,dai,sono tutte  fandonie,vedrai,intanto vieni pure,accomodiamoci un attimo,ho dello sciroppo di orzata che ci aspetta.
Siediti pure.
Alva nel frattempo era scomparso in corridoio. Aveva aperto l'anta blu dell'armadietto
a muro dell'ex-cucina,in disarmo dal '47 e aveva escogitato una autentica tortura medioevale.Non aveva
mai potuto accettare la storpiatura del suo cognome,con quella stupida e di troppo...

Ciao Faccotto,sono qui,vieni un attimo ad aiutarmi,ho una cassa di vino che non riesco a spostare
da solo! Si,sono io,Alvaro
!

 Michelone,sei proprio tu! Arrivo…un momento..






Quel melenso coglione con la fiatella sapor merda non poteva supporre che Alva lo stava aspettando al varco con il suo fedele e sanguinario cane Ombra. Ale in quel mentre era tranquillo,stava mentalmente calcolando i mesi di gabbio che si sarebbe dovuto fare.
Stava preparando l'orzata,quando sentì un grido acuto,seguito da un tonfo sordo.
Vieni Ale,che adesso ci divertiamo!-
Alva,porca di quella puttana,che cazzo stai combinando?!
Si precipita di là e inciampa nel corpulento idiota tanfoso. Alva lo aiuta a rialzarsi,sghignazzando come un matto. Faccotto è un po' intontito e si  issa sul suo culone flaccido; dal cortile giunge un'intimazione:


Avvisateci di quello che succede o facciamo irruzione!








Era evidente che quei 2 carabinieri ausiliari erano quanto di più imbranato si potesse concepire. 

Ok,ok,stiamo scherzando col brigadiere Faccotto, ve lo restituiamo tra poco,tranquilli,vi do la mia parola! 

Ale non fa in tempo a voltarsi che dal corridoio un lamento secco echeggia: Alva ha allungato una sonora randellata al Faccotto,studiata per stordirlo ulteriormente,ma lasciandolo presente a se stesso: Ale capisce che il gioco si fa  duro,ma ormai c'è dentro anche lui. Strappa due maniche di camicia e lega le mani al ciccione in  divisa,mentre Alva,con la rapidità del fulmine fa una capatina alla madia a muro poco distante;
ne torna brandendo un oggetto alquanto originale:una stella marina,ricca di aculei ormai secchi e 
pietrificati,cimelio vetusto di una pesca subacquea risalente all'estate del 62,nei fondali di Finale
Ligure; Ale teme il peggio ed infatti la scena che segue è a dir poco mostruosa. Alva tira giù
le braghe al malcapitato e Ale,ormai prevedendo ogni singola mossa dell'altro pazzo,cala le
mutande lerce del Faccotto(questi non ha mai perso l'abitudine di cambiare le mutande una sola volta al mese) e attende lo svolgersi del tragico rituale: Alva inserisce una delle punte della stella marina-fino alla
base,nel deretano dello sbirro,suscitandone strilli atroci tipo maiale scannato,mentre Ale inizia
a ridere a crepapelle e al contempo a pizzicare la nasca(il nasone) del disgustoso Oronzo.

Ale,guarda,ora gli infilo l'altra punta!
Alva pare un ossesso,posseduto da uno strano demone di qualche poco nota religione caraibica,e stantuffa la stella marina dentro gli sfinteri putridi del grassone,che per il dolore si  piscia addosso..Ale sta seduto sulla schiena di quel poveraccio,tenendolo immobile. Quel fottuto drugo somiglia  ad un cow-boy solerte a cavalcioni di un toro meccanico insolitamente obeso; Alva è arrivato alla quarta punta stellare,mentre il
Faccotto ormai non è che uno straccio,piagnucoloso e sudato,implorante pietà

Michelone, ti prego,basta,Michelone!








 Al che Alva infierisce, con ulteriore brio, nella fossa anale dello  sventurato. Alla quinta ed ultima punta,il ciccione emette degli strani grugniti intermittenti,che per certi versi depongono a favore di un suo atteggiamento nuovo da parte sua .
Vuoi vedere che ci sta provando gusto?! Grida Alva,sconcertato. Ora lo inizio ad una  nuova esperienza! Ribatte Ale,quindi corre alla madia porta-cristalli,ne estrae una bottiglia di rosso vuota e,previo
umettamento dell'estremità della stessa tramite olio di semi vari,la schiaffa nel culo al povero
martire in divisa. Alva non si tiene più dal ridere,Ale sembra un braccio meccanico a 
velocità multipla,regolato sul massimo e Oronzo strilla oscenamente,mentre dal cortile
partono due raffiche di mitraglietta,stavolta sulla finestra intatta,seguite dall'ordine 
perentorio di liberare l'ostaggio.
Va bene,va bene,ve lo restituiamo subito!Grida Ale, e in men che non si dica Alva spalanca la persiana,Ale issa Oronzo sul davanzale esterno, poi lo spediscono a chiappe nude sul tappeto erboso del cortile,richiudendo la persiana;Alva rinchiude anche il telaio della finestra,benchè  i vetri siano crollati. Intanto Ale  corre nella camera adiacente alla sala,e ne ritorna con un astuccio in pelle di forma triangolare. ( continua…)