VOTAMI!

web sito ImageChef Custom Images "Ormai quasi giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questo blog testimonianza degli eventi a cui mi accadde, mi accade e mi accadrà di assistere durante il periglioso viaggio che mi separa dalla tomba. E Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto ho visto. Possa la mia mano non tremare mentre mi accingo a scrivere certi eventi e ricordare l'inquietudine sottile che opprime l'animo mio mentre mi collego quotidianamente a questo blog poiché oggi ho la certezza che sto rettamente interpretando gli indubitabili presagi ai quali, da quando nacqui, stoltamente, non diedi peso ."

giovedì 27 febbraio 2014

Parola di donna innamorata.

“ Si accomodi pure,signor Alvaro. Intanto chiudo questa pratica e in un minuto sono da lei”.

Alvaro si siede sul suo lettino preferito;ormai è affascinato da quel morbido giaciglio,dalla stanza così ordinatamente organizzata e,soprattutto,della dottoressa Castrozza. Già,perchè la psicologa,o come ama definirsi lei,psicoterapeuta post-junghiana,è una vamp di 45 anni,capelli rossicci e dagli occhi verde smeraldo. Alvaro (pronunciasi Alvarò,in funzione di una non meglio specificata origine francese) se n'è invaghito fin dal primo giorno di  analisi.

“ Dottoressa,oggi mi sento meglio,e lei è più avvenente del solito,sa?”

“ Signor Alvaro,per favore,mi racconti della settimana appena trascorsa,niente convenevoli”.

“Dunque,come sempre ho mangiato,dormito fino a tardi e bevuto molta acqua calda,sa, la mia renella ricorrente mi fa male al fianco,certe volte sembra appendicite e...”

“Per favore,Alva,vieni al punto!”  Sorprendentemente,la professoressa laureata in Psicologìa con indirizzo neuropsicologico lo chiama per nome usandone solo una parte, tralasciando quella finale, come per instaurare una sorta di intesa e, cosa non secondaria, per la prima volta in 4 anni. Alvaro ne rimane scioccato,ma lui,oramai rotto a ogni tipo di emozione,specie a quelle più funeste,simula indifferenza e prosegue nel suo bon-ton.

“Dottoressa,in effetti anche questa settimana ho incontrato la mia compagna e sono riuscito ad avere con lei un normale rapporto sessuale,intendo dire,una copula regolare,..ecco... a fatica ce l'ho fatta a non leccarle selvaggiamente i piedi,come solevo fare fino a tempi non lontani…”

“ Siamo a cavallo,ha visto che con la buona volontà si ottiene tutto,Alva?”
“ Dottoressa,lei ha sempre portato delle magnifiche scarpe,io..insomma,lei
è stupenda e anche i suoi piedi,si,beh,cioè,mi sono sempre chiesto come sono belli e se..mi scusi:la sua marca di smalto è statunitense o belga?”

“ Alva,sono tre anni che mi guardi i piedi,pensavi che non me ne fossi accorta?”
“ Ma no,che dici..dice,signora Castrozza,io,cioè,vede..,io guardavo quella gamba del tavolo,non fissavo mica i suoi piedi. E' che la gamba è un po' asimmetrica rispetto al disegno complessivo del tavolino,certamente un'imitazione di stile falso-fiammingo, dato che i Valloni fanno i tavoli meno sghembi e più orientati al barocco”.

“ Ah, ah, ah, ah!! Alva,lei…tu, mi tieni allegra,certe volte mi domando se solo i pazzi sappiano veramente amare.”

“ Dottoressa cioè professoress..si,insomma, Ale ,io sono un esteta;apprezzo da sempre le gonne stilose che indossi e il taglio di capelli sempre così ‘à- la- page’ e il tuo profumo e le tue tett..teorie, circa la incontrovertibile potenziale autoassertività vincente di ciascun essere umano.”

“ Alva,tu sei un simpatico mascalzone,insomma,ma perchè non ti applichi? Potresti fare carriera,avere successo,sei un uomo di talento.”

“Signora Castrozza,io ho smesso di sperare decenni fa;vede,le cattiverie che ho visto fin da piccolo mi hanno smontato e poi quel vizietto dei piedi delle donne mi ha un po' distratto...”

“ Fare poco o niente per mesi e anni tu me lo chiami "distrarsi"?!
“Lei non ci crederà,o mia dolce Castrozza,ma anni e anni di assidua inettitudine mi hanno rivelato la verità:i fiori sono vivi,l'acqua ha un suo respiro,le donne sono belle e lei è mozzafiato!”

Nel pronunciare queste ultime parole,Alvaro emette un sottilissimo filo di bavetta dal lato sinistro della bocca.

“ Dunque, Alva ,mio adorato cliente annoso,è giunto il momento di congedarci. Sei guarito!”

“ Dottoressa,il punto è che io qui ci sto bene;non nota come sono co-funzionali al suo abbigliamento quei tacchi a spillo nero brillante? Si...cioè, accidenti,lei ha un non so chè..e dopo tre anni,io, vede,quella santa della mia donna ha i piedi brutti e piccoli e io le voglio un gran bene,ma penso che non l'ho mai lasciata perchè cucina del branzino al forno degno dei migliori chef.”

“Alva,non mi sei mai stato indifferente...anzi.” 

La dott. scende dal suo sgabello elevato,con un agile scavallata delle sue gambe,si avvicina al miserabile,lo afferra per le braccia e lo tira a sè.

“Ma..ma...no,ecco, Ale,sei...mera..vigliosa..io..ooooooooh...sto avendo..una poderosa erezio…”

Un bacio profondo e gustoso lo interrompe. La Castrozza ormai è partita lancia in resta,decisa ad amare quel modesto,insignificante ed insulso ometto spelacchiato,cui,anni e anni di semi-disoccupazione e inculate dalla vita hanno tolto perfino il gusto zenzerato di una sana sega solitaria davanti ad una pagina di you-porn.

“Ale...dottoressa...come sei...bella...”  


I due ora sono scivolati sul tappeto e lei lo cavalca dopo averlo slacciato ed essersi messa in libertà,con movimenti sinuosi da pantera amazzone. Il coito è dapprima misurato e ritmico,poi cresce fino a trasformarsi in un avvinghiato accoppiamento degno della foga di due alani in calore.

“ Alva,è stato bellissimo...Ora meriti un altro premio speciale.”

Alva non fa nemmeno in tempo a domandarsi cosa che si ritrova un piede di Ale infilato in bocca. Dolcemente e delicatamente inizia a succhiarlo come farebbe un bebè di due mesi col biberon.

Certe volte i sogni si avverano e Alva,lo sfortunato,sfigatissimo,disperato-cronico - sotto-uomo, da sempre relegato ad un inferno senza luce,finalmente assaggia un poco di Paradiso.

“ Ma...ma così la mia terapia ne verrà vanificata,prof!”

“Meglio,avremo altri tre anni di terapia aggiuntiva da svolgere e come diceva Freud: ‘ …in ognuno di noi cova una bestia,il famigerato ES e la cosa migliore è tenerlo a bada’. Mai e poi mai reprimerlo del tutto perché altrimenti si innescherebbe una reazione tipo Vesuvio-a-Pompei.
Quindi goditi i miei piedi e al resto ci penserò io! Parola di donna innamorata.”


                                                                                              A&A