VOTAMI!

web sito ImageChef Custom Images "Ormai quasi giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questo blog testimonianza degli eventi a cui mi accadde, mi accade e mi accadrà di assistere durante il periglioso viaggio che mi separa dalla tomba. E Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto ho visto. Possa la mia mano non tremare mentre mi accingo a scrivere certi eventi e ricordare l'inquietudine sottile che opprime l'animo mio mentre mi collego quotidianamente a questo blog poiché oggi ho la certezza che sto rettamente interpretando gli indubitabili presagi ai quali, da quando nacqui, stoltamente, non diedi peso ."

lunedì 9 giugno 2014

Una poesia da e per Amsterdam quindi amsterdamiana.


 
 
 
Oh, cittadini inquieti,

vi scrivo una poesia da e per Amsterdam,

là dove Spinoza molò le sue lenti magiche.

Sono qui, nudo senza identità,

senza più corpo,

mentre una stella parla ad un'altra stella,

di come i multipli raggi del sole,

siano tutti la stessa miriade di pensieri,

in una svolta dell’universo

dove visse Whitman

e Blake

e Shelley,

che meditarono sulla loro cecità

vedendo tutto.

Ora finalmente posso parlare a voi cittadini di una luna sconosciuta

dato che io

in questo momento

sono un vapore platonico dell’ eternità.

Cosa farete della mia poesia?

La leggerete?

O fisserete il sole ad occhi chiusi

sdraiati sulla sabbia della  vostra spiaggia?

Significo qualcosa io, per voi,

che avete visioni di Dio?

Vi siete chiesti

da che parte si girerà un girasole

circondato da milioni di soli?

Eccola!

E’ vostra!

E’ la mia poesia amsterdamiana!

Ve la regalo insieme alla mia immortalità.

Non voglio ne’ oro,

né diamanti,

né acciaio,

né cobalto.

Ora sono me stesso, finalmente.

Puro pensiero,

puro messaggio

e ovunque lo stesso.

Lascio che la mia poesia sbarchi

su qualunque pianeta la attenda.

Spero che atterri su un asteroide religioso e senza denaro.

Oppure su una stella quadridimensionale

dove la morte proietta i suoi film,

 le piante parlano di fisica antica

e la poesia stessa è manufatta dagli alberi ( se ce ne sono).

Oh, cittadini, vi invio la mia poesia

di chimica stupefacente

unita alle mie cellule

e al mio rapido pensiero

che vola alto

come il mio desiderio istantaneo

come l’universo

e come la luce.

Vi lascio ora

a farvi tutte le domande del caso

mentre torno a dormire

nel mio letto buio sulla terra.