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web sito ImageChef Custom Images "Ormai quasi giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questo blog testimonianza degli eventi a cui mi accadde, mi accade e mi accadrà di assistere durante il periglioso viaggio che mi separa dalla tomba. E Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto ho visto. Possa la mia mano non tremare mentre mi accingo a scrivere certi eventi e ricordare l'inquietudine sottile che opprime l'animo mio mentre mi collego quotidianamente a questo blog poiché oggi ho la certezza che sto rettamente interpretando gli indubitabili presagi ai quali, da quando nacqui, stoltamente, non diedi peso ."

giovedì 25 ottobre 2012

Tu o io?

E tu nell'arte,
sui campi di battaglia;

e tu sopra di tutto,
lassù tra cose immortali;

e tu con la bellezza,
con la vita e il nettare di un vino di Borgogna;

e tu nella gioia,
senza sbiadire
senza perdere valore;

e tu che hai versato un altro paio di mie poesie
su questo mondo

rischiando costantemente l'assurdo
ogni volta

e io
nel mio presunto progresso
in qualità di poeta
avanzo a grandi passi
esibendomi in giochi di prestigio

per continuare a far credere a qualcuno
che ho dormito in posti
dove gli alberi erano libri

e che il mio occhio è aperto
nel cuore del mondo

e che io sono figlio di me stesso
perché è nella mia stessa carne

che ho disperato e pianto.

                                                                             Alva.

Hai sentito qualcosa di strano?



C’è il vento che parla
oggi
qui a Lavagna
in un fluido mare di parole
vicino alla spiaggia;
con l’autostrada che batte forte
il passaggio di auto e camion.
Ci sono ancora camper
con vecchie coppie
in cerca dell’ultimo sole
e gabbiani bianchi
che si adagiano sulle correnti ascensionali
ad ali spiegate
sembrando immobili.
Ma io
sono in piedi
abbandonato dall'eternità
come un pacco
in un ufficio
su una scrivania zeppa di lettere morte
e ho in mente
di rendere il mondo più sicuro
con il canto di un uccello notturno
nel suono profondo
di un uomo che prega.
E una mia lacrima
finalmente vera
cade sulla sabbia
perché ho pensato
che è un ennesimo tentativo
destinato a fallire
così
su una battigia grigia
lambita dal mare
la marcia funebre del tempo
nell'immensità azzurra del cielo
mi lascia intensamente immobile
nell'atroce trasparenza del mio sguardo lontano.

                                                                                                 Alva.