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web sito ImageChef Custom Images "Ormai quasi giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questo blog testimonianza degli eventi a cui mi accadde, mi accade e mi accadrà di assistere durante il periglioso viaggio che mi separa dalla tomba. E Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto ho visto. Possa la mia mano non tremare mentre mi accingo a scrivere certi eventi e ricordare l'inquietudine sottile che opprime l'animo mio mentre mi collego quotidianamente a questo blog poiché oggi ho la certezza che sto rettamente interpretando gli indubitabili presagi ai quali, da quando nacqui, stoltamente, non diedi peso ."

mercoledì 29 gennaio 2014

Un benefattore molto particolare.

"Devi arrivare all'appartamento con i documenti che ti abbiamo fornito
ieri. Utilizzerai l'ascensore a sinistra. L'accesso è diretto. Alle 17 il custode
va via e tu potrai prendere i documenti nel cassetto basso della scrivania"

"Ok. E se il tipo tornasse dalle puttane in anticipo?"

"Tu, beh,a quel punto te la devi sbrogliare da solo,cazzo, ti abbiamo pagato
profumatamente e poi si dicono grandi cose sul tuo conto. Vediamo se non 
sono solo cazzate. Addio. A proposito,finita la missione prendi il largo per
un po' perché quelli come te, a noi, stanno sul cazzo."

Hal  spegne il suo i-phone,si calca il berretto sulle sopracciglia e si incammina. Non conosce bene la città,del resto Pittsburgh,nello stato della Pennsylvania,è una metropoli come tante. Si dirige sicuro poichè il suo gps lo guida preciso; proprio come farebbe un capo boy-scout.
Lui adesso ha ricevuto questa "missione",si tratta di un compitino un po' delicato: dovrà reperire dei documenti scottanti relativi a informazioni industriali ultra segrete dalla scrivania di uno squalo dell'alta finanza,un ex-cameriere,ex-commerciante on-line e, soprattutto,ex speculatore di borsa ora ammanicato con uno dei cartelli economico  finanziari che fanno capo ai circoli massonico governativi più potenti del Nord-America.
Il fatto è che Henry Aloisio Pesciotti,detto "Shark" si sente talmente sicuro di sè,da sempre, da aver dimenticato la prudenza e la sobrietà,virtù indispensabili per non farsi un  immenso numero di nemici,in certi ambienti. In fondo è un arrivato,ha avuto tutto, o quasi dalla vita. Ha fatto carriera grazie alla sua luciferina favella da impostore senza scrupoli,fin da quando emigrò negli States dal nord-Italia, decenni addietro.
Hal scorge il grattacielo. E' a destinazione. Indossa un doppio-petto grigio scuro, pantaloni in velluto a coste e una cravatta blu elettrico ma quel berretto azzurro è l'unica nota stonata in cotanta eleganza. Porta con sé una valigetta a combinazione. In pochi minuti è nell’atrio del palazzo,saluta cortesemente il portiere (ha imparato alla perfezione le uniche frasi in  inglese utili,riuscendo addirittura ad imitare l'accento di Detroit ).  L'ascensore è rapido, si apre di fronte ad un tappeto sgargiante color fucsia,una delle innumerevoli stravaganze di Pesciotti.  La scrivania è a pochi metri dall'ingresso,in un salottino arredato all'italiana con tappeto classico,tavolino per i drink,scrivania e poltrone in stile provincia piemontese primi '900. Già,perchè,sotto sotto, Henry "Shark" Pesciotti è un nostalgico della sua patria lontana.
Hal estrae uno strumento cilindrico sottile dalla sua valigetta,forza il cassetto in fondo e ne trae
fuori una cartellina di venti pagine,con nomi,cognomi e attività delle maggiori fondazioni
di Wall Street coinvolte nei GUADAGNI ULTRAMILIARDARI conseguiti attraverso appalti di attività illecite nelle borse mondiali,dismissioni forzose di fiorenti attività industriali estere dopo averle smembrate (il cosiddetto "spezzatino" e cioè: uno acquisisce quote maggioritarie di aziende sane,ne pilota il graduale fallimento e ne rivende la proprietà intera agli imprenditori cinesi,con profitti stellari)  e speculazioni addizionali nel mercato degli immobili,tutte cose legate ai cosiddetti "Illuminati", ossia i veri padroni  occulti del Mondo.
Hal ripone accuratamente la cartella nella sua valigetta e si avvia all'ascensore.

"
E tu chi cazzo saresti?!"-esclama,in inglese,il Pesciotti: è rientrato silenziosamente e i suoi passi sono  stati attutiti dalle morbide pantofole in seta e velluto che ama indossare sempre,specie
quando si concede la "pausa ricreativa" presso la sua entreneuse giapponese che risiede otto 
piani più in alto, specializzata in pose kamasutriche e raffinati giochi coi tacchi a spillo in metallo,
di cui l'intero corpo di "Shark" porta segni ormai indelebili.

"Tu non eri previsto. Ora dovrò rivedere il progetto."  - è la sintetica risposta di Hal,in lingua madre italiana.

"Brutto stronzo italiano,adesso ti faccio vedere io,non crederai di impressionarmi con 
quei quattro stracci che hai addosso!!  

Certe volte nella vita occorrerebbe più attenzione più cura nel discernere i contorni ed
il tenore delle circostanze specialmente di quelle improvvise,impreviste e,potenzialmente,
assai sgradevoli;questo forse metterebbe al riparo le persone da esiti infausti. Ma la
saggezza ed il discernimento hanno sempre fatto difetto in Pesciotti,e,prima o poi,tutti
i conti si pagano.

Hal ora stringe la carotide dell'altro fra le sue dita d'acciaio;no,non vuole terminarlo, si tratta solo di neutralizzarlo. Con l'altra mano afferra le parti basse del borioso pescecane e lo solleva sopra la testa:Hal è un gigante di 1,90 per 96 chili;alla Legione  Straniera lo temevano persino gli aguzzini più feroci,addetti alla tortura dei prigionieri "importanti", perché sapevano che Hal non sbraitava,non parlava,ma,semplicemente,demoliva; non per niente il comandante in persona gli aveva apposto i gradi di tenente colonnello con incarichi speciali. Ma quelli erano i tempi in Legione. Ora Hal lavora per  gente molto in alto,pur essendo molto odiato per la sua indole indipendente:è un fottuto "cow-boy"così come vengono chiamati qui in America, gli stronzi riottosi,esigenti e professionalmente perfetti come lui.

Shark atterra sulla scrivanìa di schiena. E’ un rognoso. Non si dà per vinto e tenta una improbabilissima autodifesa.  
 "Brutta merda,mi ricordi qualcuno che conoscevo,in Italia,uno sfigato rotto in culo che viveva al freddo e mangiava gli avanzi dai frigoriferi degli amici...io ti spacco il cu..."   

Non fa in tempo a terminare la frase dato che un uppercut terribile lo colpisce alla mascella,arretrandogliela di tre centimetri.  

"Perchè sei così stronzo?Sarebbe tutto molto più facile,se tu ti ravvedessi."  è la risposta concisa e pacata di Hal.  

L'altro è spalle al muro che scivola lentamente a terra; Hal si abbassa e, mentre lo guarda negli occhi, comprende che il  Pesciotti è terrorizzato; perde sangue dalla bocca e per un attimo prova un leggerissimo senso di pietà. Gli afferra la  mascella slogata e gliela rimette a posto,con uno strappo brusco e preciso.

"Dimmi:che cosa ti impedisce di essere un uomo buono?"

"Carogna,...brutta...merda schifosa,io...io... ti farò strappare i coglioni, ecco si, te li farò strappare e ficcare in bocca così potrai assaporare il gusto dell'italiano pezze al culo quale sei!" 

Hal non vuole infierire troppo,quel mezzo uomo non merita ulteriori attenzioni,si limita a sollevarlo per la gola,e con un manrovescio brutale lo spedisce in volo sul tappeto persiano. Il tonfo è parzialmente attutito dal tessuto orientale finemente lavorato.

"Ti rico...nosco,brutta merda...eri quello schifoso poveraccio... che bazzicava tutto il giorno alla gelateria la Torre...in cerca di qualcuno che ti offrisse il gelato...brutto verme proletario del cazzo!"

Certe volte il Destino ci mette sul cammino persone,cose o luoghi che eravamo sicuri di non rincontrare:le modalità della sorte sono imperscrutabili, e un po' di accorgimento,unito ad una sana cautela,può istruirci su come affrontare gli inevitabili cortocircuiti emotivi che tali situazioni recano con sè. Ma quasi sempre non accade,specialmente con le persone ciniche,arroganti ed ingrate. Per esempio,in questo caso,al Pesciotti rimarrebbe ancora una sparuta,striminzita chance di sopravvivenza:in fondo Hal ha quello che vuole,la seconda parte del suo ricco onorario sta per giungergli, via bonifico,sul suo conto criptato alle Bahamas, ed egli è restio ad applicare metodi violenti oltre il limite del congruo.

Ora Hal è accanto a Pesciotti,curvo su di lui; quel disgraziato mitomane arrampicatore
ha diverse costole incrinate,il naso rotto,eppure non demorde dal suo atteggiamento
irritante. 
 
"Merdoso,io lo so da dove vieni...su facebook devo aver contattato tua
figlia,anzi,...deve essere proprio lei quella troietta che mi sono sbatt.."  

Di colpo Shark si trova appeso per la gola ad entrambe le mani di Hal,i piedi sollevati da terra,a causa della sua modesta statura ed è proprio in quel momento in cui il gigante lo ha strappato letteralmente dal pavimento che un imprevisto  accade:l'i-phone di Hal squilla cosicché rimette a terra Shark e spegne il cellulare; lo riafferra per i capelli,ma quando fa per risollevarlo all'altezza dei suoi occhi gli rimane in mano il parrucchino.

"Cristo,ma sei veramente un rottame..."

"E tu sei un merdoso bastardo,credi di farmi paura?" la strafottenza di Pesciotti non ha fine.

L'ultimo salvagente,generosamente lanciato da Dio a Henry,si traduce in una domanda cruciale, profferta da Hal, il quale non priva mai i suoi interlocutori di un ultimo misericordioso tentativo di riconciliarsi con se stessi soprattutto quando in certi momenti lo stesso Hal diventa il loro Dio e in quei casi, purtroppo, è un Dio che non perdona nessun genere di peccato.

"Hai figli?"  

"No...schifoso e repellente bastardo italiano straccione!"

Un rumore di vetri rotti  è seguito da un impercettibile sibilo,poi un tonfo violento.L'antifurto di una Chevrolet  urla ininterrotto. Pesciotti giace,dopo un volo di novanta metri,scomposto e disarticolato,sulla sagoma deformata  dell'auto,mentre due rivoli  di sangue denso scorrono speditamente dal suo cranio sfracellato.

Hal sale sul tetto dove un elicottero con pilota lo attende. I due si dileguano nel cielo azzurro di Pittsburgh. Qualche giorno dopo un ricco vaglia giunge al Centro di Riabilitazione Psichiatrica di Corte di Reppia, nell’entroterra ligure, ed è da parte di Hal. Lì i ragazzi ospiti della struttura lo adorano. Per loro, questo avventuriero di poche parole è Babbo Natale,anzi di più:è un papà insuperabile.

I ragazzi disabili di quella struttura sanno che per ogni 25 Dicembre che il buon Dio ha messo sulla terra, lui arriverà sempre in tempo per il pranzo solenne carico, come al solito, di regali per ciascuno di loro.

                                                                                                A&A