VOTAMI!

web sito ImageChef Custom Images "Ormai quasi giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questo blog testimonianza degli eventi a cui mi accadde, mi accade e mi accadrà di assistere durante il periglioso viaggio che mi separa dalla tomba. E Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto ho visto. Possa la mia mano non tremare mentre mi accingo a scrivere certi eventi e ricordare l'inquietudine sottile che opprime l'animo mio mentre mi collego quotidianamente a questo blog poiché oggi ho la certezza che sto rettamente interpretando gli indubitabili presagi ai quali, da quando nacqui, stoltamente, non diedi peso ."

sabato 16 marzo 2013

Bastardi si nasce.


Accidenti che bello!
Usciamo di nuovo?

Si, si, hai ragione,scusa!

Non devo abbaiare
se no sveglierò i tuoi cuccioli.

E’ che sono felice!

Io e Te.
Come ai vecchi tempi!

Aspetta: ora salgo sulla tua cosa che si muove.

Devo stare dietro?
Avrei preferito stare accanto a te, ma è lo stesso.

Mi ricordo
quando mi appoggiasti qui
per la prima volta.

Proprio dove sono ora.

Venisti in quell’orribile luogo
con i tuoi piccoli
e mi scegliesti.

Allora ero un po’ spaventato
ma quando mi portasti
nella tua grande cuccia
fui accolto con calore ed affetto.

Ero solo un cucciolo
ma grazie a voi sono cresciuto.

Ora
anche i Tuoi cuccioli sono cresciuti
e non giocano più con me.

D’altronde, anch’io non gioco più con la palla
e non mordo più le tue scarpe: non ho quasi più denti!

Però sono felice:
quando passeggiamo insieme
e tu, ogni tanto, passi la tua mano sulla mia testa.

Siamo arrivati?

Bene!

Perché mi tieni per il collare?

Va bene, scendo!

Oh, stai tranquillo: lo so che qui è pericoloso!

Vuoi che mi sieda?

Certo,ti aspetto qua: fai presto!

Ma…ma…dove stai andando?

Non riuscirò mai a raggiungerti a quella velocità!

Sono vecchio!

Aspettami!


Ti sei dimenticato di me!


                                                           Alva.

                                                          

                              

Al poeta.


Devi scrivermi tu.
Devi raccontarmi.
Parla delle infinite strade
e degli umori del mondo.
Sii speciale.
Non dare nulla per scontato.
Scrivi l'angoscia delle nebbie notturne,
maestre di poesia.
Scrivi dei tramonti, ma dalla parte del sole.
Non pensare.
Non fare parola.
Io devo essere scritta da te.
Io che non ho stanchezze;
che non ho giorni amari;
che non ringrazio nessuno.
Io che volo alta
e che non sento il tuo esilio.
Devi scrivermi tu.
Io che non ho tempo se non il tuo.
Che non conosco il piacere
né la disperazione.
Devi scrivermi tu.
Io ti appartengo.
Lasciati morire nel pensiero del verso eccelso.
Io ti aspetterò.

Nell'armoniosa
           solitudine
                 del mio foglio bianco.


                                                                          Alvaro.