E tu nell'arte,
sui campi di battaglia;
e tu sopra di tutto,
lassù tra cose immortali;
e tu con la bellezza,
con la vita e il nettare di un vino di Borgogna;
e tu nella gioia,
senza sbiadire
senza perdere valore;
e tu che hai versato un altro paio di mie poesie
su questo mondo
rischiando costantemente l'assurdo
ogni volta
e io
nel mio presunto progresso
in qualità di poeta
avanzo a grandi passi
esibendomi in giochi di prestigio
per continuare a far credere a qualcuno
che ho dormito in posti
dove gli alberi erano libri
e che il mio occhio è aperto
nel cuore del mondo
e che io sono figlio di me stesso
perché è nella mia stessa carne
che ho disperato e pianto.
Alva.
sui campi di battaglia;
e tu sopra di tutto,
lassù tra cose immortali;
e tu con la bellezza,
con la vita e il nettare di un vino di Borgogna;
e tu nella gioia,
senza sbiadire
senza perdere valore;
e tu che hai versato un altro paio di mie poesie
su questo mondo
rischiando costantemente l'assurdo
ogni volta
e io
nel mio presunto progresso
in qualità di poeta
avanzo a grandi passi
esibendomi in giochi di prestigio
per continuare a far credere a qualcuno
che ho dormito in posti
dove gli alberi erano libri
e che il mio occhio è aperto
nel cuore del mondo
e che io sono figlio di me stesso
perché è nella mia stessa carne
che ho disperato e pianto.
Alva.
Il confronto dubbioso del Poeta con un doppio invisibile,il suo lato divino forse;oppure una comparazione fra la fragilità umana di Hal e la Forza compatta del Cielo.
RispondiEliminaTu hai davvero dormito in posti dove gli alberi erano libri, o forse no, non libri... ma poesia, quella poesia che vive dentro di noi e che non sempre riusciamo a tirare fuori... fallo.... perchè ti riesce splendidamente!!!
RispondiElimina