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web sito ImageChef Custom Images "Ormai quasi giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questo blog testimonianza degli eventi a cui mi accadde, mi accade e mi accadrà di assistere durante il periglioso viaggio che mi separa dalla tomba. E Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto ho visto. Possa la mia mano non tremare mentre mi accingo a scrivere certi eventi e ricordare l'inquietudine sottile che opprime l'animo mio mentre mi collego quotidianamente a questo blog poiché oggi ho la certezza che sto rettamente interpretando gli indubitabili presagi ai quali, da quando nacqui, stoltamente, non diedi peso ."

giovedì 5 gennaio 2012

300 secondi.



Da piccolo
avevo il gusto dell'orrido,
perciò terminate le scuole
nelle vacanze estive

passavo il tempo
nel cimitero della mia città.

Stavo sempre incollato
ai tre becchini che lavoravano lì.

Seguivo le esumazioni periodiche
con morbosa curiosità
facendo domande tipo: “ quanto dura la putrefazione?”

oppure:” e se uno non è morto e si sveglia dopo che lo hanno seppellito?”.

A questo proposito
mi raccontarono di un tale
che si risvegliò
dopo esser stato tumulato dentro a un loculo.

Ciononostante
egli riuscì
con la forza della disperazione
a sfondare la bara
dalla parte dei piedi
e ad abbattere il muro di mattoni
insieme alla lastra di marmo.

Quindi
dopo essersi fatto scivolare fuori
saltò di sotto, finalmente libero.

Peccato che si trovasse in dodicesima fila
a 7 metri di altezza.

Lo ritrovarono al mattino
con il cranio spappolato a terra.

Un gran brutto scherzo del destino.

Fu fatta un'inchiesta
e qualcuno stabilì
che “l'evasione”
non poteva esser durata più di 5 minuti.

Cinque minuti.

La Morte aveva commesso un errore
regalando 300 secondi di vita
a quel tipo.

Giusto il tempo
per porvi rimedio.


                                                           Alvaro.

1 commento:

  1. Nella paradossale vicenda narrata,si riscontra quella imprevedibile e a volte beffarda regìa del Destino,che troppo spesso ci lascia strabiliati...e un riso stridulo ci prorompe da dentro.

    p.s. Il cimitero di quella cittadina...ricordo tre ragazzini che amavano andare a curiosare nel cimitero vecchio e in quello ebreo; i temi della Morte e dell'Al di là li attraevano già allora. Due di quei ragazzini si sono ritrovati,felicemente.

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