Potrai scrivere quanto vorrai, fino a che la mano ti farà
male,
ma la poesia perfetta, così dicono,
deve ancora esser scritta.
Cercherai le parole giuste,
infilandole con eleganza
tra le tue lacrime
che bagneranno un foglio bianco,
in attesa di inchiostro
per diventare qualcosa di più
di un semplice niente, degno di esser guardato, interpretato,
osservato con attenzione
o gettato tra le fiamme di un camino
in una notte d’inverno.
Sfinirai la tua anima alla ricerca
del pensiero elevato, della giusta dose di saggezza
che ti consentirà di penetrare
nel cuore di chi la leggerà.
Ma la poesia perfetta,
così dicono,
deve ancora esser scritta.
Ci vuole rabbia, dolore, fatica, nausea, mal di stomaco,
indifferenza
per scrivere qualcosa che si avvicini
anche in minima parte
alla verità delle cose.
Devi avere coraggio per dire ciò che altri non dicono
mentre tutti credono che tu sia solo un pazzo
che gioca a scacchi con la sorte.
A volte ,penso che abbiano ragione loro:
gli intellettuali, i grandi poeti, i famosi scrittori, i
cattedratici
quando dicono
che la poesia perfetta deve ancora esser scritta,
ma sono certo che ci sarà sempre un foglio bianco
in attesa di chi oserà sfidare il loro sublime
e illuminato pensiero
e che un giorno
o una notte
prima di impazzire
la scriverà.
Alva.
Certamente,la scriverà,e poi un altro poeta troverà il modo di crearne una ancora più prossima alla perfezione assoluta.
RispondiEliminaLa perfezione non esiste, e questo si sa, ma si può provare ad avvicinarglisi, non so, assumerla come destinazione di un viaggio lungo una vita!!
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