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web sito ImageChef Custom Images "Ormai quasi giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questo blog testimonianza degli eventi a cui mi accadde, mi accade e mi accadrà di assistere durante il periglioso viaggio che mi separa dalla tomba. E Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto ho visto. Possa la mia mano non tremare mentre mi accingo a scrivere certi eventi e ricordare l'inquietudine sottile che opprime l'animo mio mentre mi collego quotidianamente a questo blog poiché oggi ho la certezza che sto rettamente interpretando gli indubitabili presagi ai quali, da quando nacqui, stoltamente, non diedi peso ."

lunedì 1 aprile 2013

Aggiungi un posto a tavola.


Viaggiando parallelo al cielo
corro verso l’orizzonte
senza mai incrociarlo

in questa notte che la luna tradisce.

La radio
da qualche ora
continua a ripetere le stesse notizie
sugli scontri a fuoco in Medio Oriente

mentre la strada
sotto di me
continua a scorrere.

Ora la luna
è scivolata via
e il sole,ancora un po' assonnato,
inizia ad illuminare le cose.

Arrivano ancora notizie.
Questa volta aggiornate.

Il vortice della violenza continua.

C’è ancora morte, sangue ed orrore laggiù.

Qui,invece, è mezzogiorno passato
e il mio stomaco brontola.

Mi fermo.

Entro in un locale
da cui esce un profumo delizioso.

Non faccio tempo a sedermi
che subito arriva la cameriera:


tra i 40 e i 50,
alta, carina e con un seno così bello
che se fosse in vendita lo comprerei.
Mi domanda cosa voglio.
Glielo dico.
Quello che invece vorrei da lei
lo penso soltanto.

C’è una radio anche in quel locale
ed è sulla stessa frequenza
che ascoltavo io

ma non si sente nulla
da come è disturbata.

Un tizio si alza
e accende un televisore
che è appeso al soffitto.

Ora vedo anche le immagini
giungere da quella terra
e
devo dire che non sono esaltanti né piacevoli.

Arriva ciò che ho ordinato.
Agguanto la forchetta con l’acquolina in bocca
ma le ultime immagini del telegiornale mi bloccano.

La voce dell’inviato
continua a ripetere:
“...centinaia di morti innocenti per un pezzo di terra...”

Abbasso lo sguardo.
Laggiù morti innocenti per una causa
qua morti innocenti per nulla.


Raccolgo il cibo che ho davanti a me.

Lo porto alla bocca.
Mangio avidamente.

La morte non conta un cazzo quando hai fame
ma soprattutto non conta mai un cazzo
quando non è seduta al tavolo con te.


                                                           Alvaro

1 commento:

  1. L'analisi delle svariate evoluzioni psicologiche,in uno spirito realisticamente sardonico. Grande.

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