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web sito ImageChef Custom Images "Ormai quasi giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questo blog testimonianza degli eventi a cui mi accadde, mi accade e mi accadrà di assistere durante il periglioso viaggio che mi separa dalla tomba. E Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto ho visto. Possa la mia mano non tremare mentre mi accingo a scrivere certi eventi e ricordare l'inquietudine sottile che opprime l'animo mio mentre mi collego quotidianamente a questo blog poiché oggi ho la certezza che sto rettamente interpretando gli indubitabili presagi ai quali, da quando nacqui, stoltamente, non diedi peso ."

martedì 13 settembre 2016

Cronaca di una calda giornata in un condominio di Cornigliano.


Mi alzai

in quella mattina

calda e umida



nella stanza

aleggiava ancora

l’odore della cena



mi sforzai di guardare

attraverso le tapparelle



il sole

più dinamico che mai



spandeva ovunque

i suoi raggi bollenti



qualche zanzara rintronata

svolacchiava senza meta apparente



arrotolai un giornale

e con un paio di colpi



ne proiettai una

in un’altra dimensione



poi mi diressi

come un non morto

verso il bagno



mi sedetti sulla tazza

e cagai

e pisciai

quasi all’unisono ( un gran bel colpo!)



finito tirai l’acqua

cinque volte



poichè la merda

che tanto era stata in me

non ne voleva sapere di abbandonarmi



si era aggrappata sul fondo



con lo scopino la grattai via

vigorosamente



e vederla scivolare nel nulla

un po’ mi dispiacque



ma poi pensai



che al termine del viaggio

avrebbe trovato un sacco di compagnia



mi distolsi da quei pensieri

e mi guardai allo specchio...



chi era quello?



non lo conoscevo!!



mi somigliava un po’



ma niente più



aprii la bocca

tirai fuori la lingua



dio che orrore!!



la feci rientrare



mi lavai i denti

e mi sciacquai la faccia



mi asciugai con una tenda

perché l’asciugamano era sporco

(mi ci ero pulito il culo)



uscii dal bagno

e guardai il letto



pareva avvitato su se stesso



diedi un’occhiata

alla foto di mia madre



era lì appesa

e sembrava dicesse:

“Ma guarda come ti sei conciato...VERGOGNA!”



abbassai lo sguardo

mi infilai i vestiti

prendendoli un po’ ovunque...



in effetti ero un attimino trasandato



la pancia mi precedeva di una lunghezza

tranne quando ero a letto



allora mi sovrastava come una collinetta tondeggiante



ma...mi piaceva!

mi teneva compagnia



se mi dimenticavo l’orologio

all’ora di pranzo

lei faceva: “Gruumble...gruumble!”



in fondo era utile



uscii



chiamai l’ascensore



quand’ecco che si aprì la porta

dell’appartamento accanto al mio


e fece capolino la deliziosa vecchietta

che da molti anni era mia vicina





“...ma quando cazzo la finirai di chiamare l’ascensore per fare 18 gradini? - esordì urlando -Ti farebbe anche bene muovere un po’ il culo!!”





la gentile signora

pareva fosse sempre esistita



quando ero ragazzo era così



e ora

dopo 40 anni



era ancora con le stesse orribili fattezze di allora





lunghi capelli canuti abbandonati al caso

naso bitorzoluto con goccia perenne

e una gobba da farla sembrare un cammello (o un dromedario? boh...)



la fissai per qualche interminabile secondo

per capire cosa stesse dicendo



ma non feci in tempo a replicare

che lei aggiunse:

“...cosa guardi, idiota, guardati tu piuttosto che sembri la morte in vacanza!!”



aveva una fottuta ragione



“ La ringrazio, gentile signora, per la istruttiva conversazione!!” riuscii a rispondere



“VAI A FARTI INCULARE DA UN TORO!!” urlò nuovamente



l’ascensore stava scendendo

e lei era aggrappata alla ringhiera che ringhiava

dietro al mio dito medio che svettava come un monolito nello spazio





arrivato al piano terra mi sistemai i pantaloni

ripulii le punte delle scarpe con gli stessi



ed imboccai il portone di uscita appena in tempo

per assistere ad un tamponamento tra due macchine





...i guidatori schizzarono fuori

ed iniziarono un elegante battibecco





“...ehi. testa di cazzo, cosa stavi guardando invece di guidare?”

                                                                                     disse il tamponato



“...stavo guardando dov’era il numero di casa tua perché tua moglie mi ha appena telefonato dicendo di far presto dato che tu eri appena uscito!”

                                                                                     rispose l’altro



“...ho capito...vuoi che ti ficchi la testa su per il culo?”



“...cazzo, ma se vuoi vedere un po’ di merda non è più semplice metterti davanti allo specchio?”



“...amico...sei in cerca di rogne, vero? allora vuol dire che le hai trovate!”



“...no...trovo strano che tu sia qui. Gli stronzi non dovrebbero viaggiare nelle fogne?”







Era quasi divertente starli ad ascoltare

ma me ne andai e li lasciai a loro







“...devi solo succhiarmi l’uccello, amico!”



“...quale? non vedo la gabbia!”



“...tra un po’ vedrai le stelle!”



“...cristo santo, ti porti dietro il telescopio tutti i giorni?!”





era iniziata un’altra gran bella giornata

e ce ne sarebbero state ancora



il traffico impazziva

in un mondo pieno di pazzi



il sole vomitava calore

sul genere umano



facendo sudare tutti di brutto

ed anche me



i gatti dormivano all’ombra

mentre un cane attraversava la strada

con la lingua a penzoloni



guardai prima a sinistra e poi a destra

e la attraversai anch’io.                              



                                                                               Alvaro.

1 commento:

  1. da morir dal ridere,anche se è un po' ridere per non piangere awawhwahwahwawahwah!!! Eccezionalmente veraci tutti i personaggi,compreso ovviamente il protagonista narrante,e devo dire che la cagata contemporanea alla pisciata mi ha fatto ribaltare aahwhwhwahhwahawhaw!!! Hal for president Ale

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