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web sito ImageChef Custom Images "Ormai quasi giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questo blog testimonianza degli eventi a cui mi accadde, mi accade e mi accadrà di assistere durante il periglioso viaggio che mi separa dalla tomba. E Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto ho visto. Possa la mia mano non tremare mentre mi accingo a scrivere certi eventi e ricordare l'inquietudine sottile che opprime l'animo mio mentre mi collego quotidianamente a questo blog poiché oggi ho la certezza che sto rettamente interpretando gli indubitabili presagi ai quali, da quando nacqui, stoltamente, non diedi peso ."

mercoledì 26 febbraio 2014

Rifletti.

40.000 spettatori dentro a uno stadio.
22 giocatori intorno a una palla.
Di cuoio.
Cucita a mano.
Presa a calci e testate.
Da scaraventare dentro una porta.
Per essere felici.
Per essere ricchi.
Una palla rotonda.
Cucita a mano da un bambino che a 6 anni deve già lavorare.
Per mangiare.
Per sopravvivere.
Un bambino che a volte si addormenta su di essa e sogna.

Che cosa, non lo sapremo mai, ma di certo non sarà un goal.

                                                                                                   Alva.

1 commento:

  1. Il richiamo alla triste, ed immonda, realtà dello schiavismo minorile di certe zone del mondo ha lo stesso effetto di una pesante bottiglia piena, che si schianta al suolo,dopo esserci scivolata di mano.
    Il sinistro ossimoro simbolico: giocatore miliardario <-------> bimbo sfruttato non trova spiegazioni,in un pianeta dove succede tutto e il contrario di tutto.Senza fine.

    Ale

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