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web sito ImageChef Custom Images "Ormai quasi giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questo blog testimonianza degli eventi a cui mi accadde, mi accade e mi accadrà di assistere durante il periglioso viaggio che mi separa dalla tomba. E Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto ho visto. Possa la mia mano non tremare mentre mi accingo a scrivere certi eventi e ricordare l'inquietudine sottile che opprime l'animo mio mentre mi collego quotidianamente a questo blog poiché oggi ho la certezza che sto rettamente interpretando gli indubitabili presagi ai quali, da quando nacqui, stoltamente, non diedi peso ."

sabato 14 settembre 2013

Apocalypsblues

Non è il tempo che passa
siamo noi che passiamo.
Il peso del mondo
è la negazione dei sogni
nel pensiero della costruzione di un miracolo
e di un’umanità ardente di purezza.
Riposati senza amore, mia cara
dormi senza sogni,
non essere ossessionata da angeli vendicatori
o da desideri estremi di annientamento.
Sei una bellissima pazza!
Si, tu lo sei!
Il tuo peso grava senza nulla avere
se non il pensiero
di una solitudine di eccellenza.
Hai visto il tuo tiepido e meraviglioso corpo
fremere al buio mentre la mia mano si muove?
No!
Il centro della tua carne è vibrante di felicità
mentre l’anima
ha sempre ceduto a se stessa.
Sei l’allucinata del tuo Iddio.
Corri attraverso i  misteri!
Vomita le nostalgie di un’altra vita!
Il problema è sempre l’anima.
Perdoniamo a chiunque la loro innocenza.
Siamo lontani.
Ignari.
Siamo giovani stranieri
dietro alla realtà di uno smistamento ferroviario
davanti a un fiore di parole d’asfalto
con un batuffolo di cotone intriso di sangue
che è rimasto dentro la mia tasca per trent’anni.
Ti offro un fiore, mia dolce ragazza.
E’ un brutto fiore spinoso
un fiore industriale,
un fiore disoccupato,
un fiore di guerra e strazio
un fiore ceduo che risale verso il cielo,
un fiore di tristezza e pianto.
Un maledetto fiore di questo maledetto mondo che è al termine.
Ma ora
mia cara e radiosa (ma non solare) donna
assaggia la mia bocca nel tuo orecchio:
e sappi che il 31/12/2013 saremo ancora vivi.
Io e te.
Insieme a Ray Charles
dentro un blues
chiamato Apocalisse.



                                                                                            Alvaro

1 commento:

  1. Finalmente,dopo un lungo digiuno,torna la poesia pungentemente intensa di Hal.Mi mancava.
    C'è tutto il sentore di una fase esistenziale assimilabile al vento secco,rude e severo di talune zone dell'Asia.Sublimi le espressioni quali " ardente di purezza","bellissima pazza" (ne colgo tutta la succulenta portata),"solitudine di eccellenza","allucinata del tuo Iddio (grandioso!);altrettanto eccellenti le "radiosa(ma non solare)",l'intensità evocativa del "brutto fiore spinoso" e la blandamente lubrica "bocca nel tuo orecchio". Voto: 10 e lode. Grande Hal.
    Ale

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