Campagne francesi.
Nord ovest di Parigi.
Settembre 2004.
Settembre 2004.
So dove mi trovo ma non riesco a scriverlo.
So che mi sono fermato ( a destra, sempre a destra )
e un tizio mi ha detto che lì andava bene,
che non davo fastidio
che potevo morirci, lì.
“ Mercì beacoup!” - ho risposto.
I lavoratori
onesti padri di famiglia
escono da una fabbrica.
Fuori li attende un autobus
per riportarli a casa
con un tavolo già pronto
e i figli davanti alla televisione.
Io, invece, sono solo
tra il sole e le stelle
tra la torre Eiffel e Dio
vicino a una strada che porta a Roma ( così dicono).
Non so cosa fare
così mi sono messo a bere:
un bicchiere,
poi un' altro, un'altro, un'altro, un'altro e un'altro.
Dio, sono accanto a Te: mi senti?
Guarda il tuo maledetto figlio di n.n. che ti cerca!
Sono qui.
Agonizzante. Non vivo. Non morto.
Come un relitto
pieno di scheletri vestiti
che vorrebbero andarsene
ma che invece resteranno ( avete mai visto uno scheletro nuotare?)
E, sapete una cosa?
La tigre è di nuovo qua!
Non c'è verso a sfuggirgli!
E' nervosa,
inquieta,
e mi guarda.
La faccio salire. Mi annusa.
Si struscia contro di me e mi lecca il braccio destro ( la sua lingua come una lima).
Poi s' accuccia e chiude gli occhi.
Ma ogni tanto li riapre
come per guardare cosa sto facendo.
Io sono stravolto dal vino.
Vedo la musica. Sento la luce.
Luce che si scompone in mille volti sofferenti.
Il profilo del santo pugliese si fa guardare.
Chiedo un miracolo e aspetto:
un minuto,
dieci minuti,
cento minuti.
Non succede nulla.
Tutto è come prima.
Fuori è buio. Le stelle urlano.
In un campo accanto
dodici mucche si dirigono lentamente alla stalla.
Tonnellate di bistecche in movimento.
Il telefono tace.
La radio spara cazzate.
Mentre io
torbidamente
per l'ennesima volta
chiedo conforto alla bottiglia.
Alvaro
La solitudine come tema di riflessione. Siamo soli,c'è poco da fare,l'importante è ammetterlo e poi trovare conforto in Dio; Egli ci insegnerà a essere longanmi...e se saremo cristianamente remissivi,le nostre "tigri "non ci divoreranno. Bellissimo racconto,ritmico ed emotivamente incalzante. Ale
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