Io ho un amico.
Siamo nati nella stessa città.
Stesso quartiere.
In un’afosa serata di Luglio dell’81 andai a casa sua
e lo trovai intento a fare i bagagli.
“ Devo trovare il mio posto nella società. La mia giusta collocazione!”
Questo fu quello che disse prima di salutarmi e andarsene.
Lo rividi dopo tre anni.
Era molto dimagrito, quasi senza denti
e con le braccia piene di buchi .
“Sto ancora cercando il mio posto. I tempi non sono maturi ma lo troverò.”
Sussurrò questa frase a testa bassa e se ne andò.
Da allora sono trascorsi 32 anni.
Quel mio amico non si è più mosso da Acqui Terme.
Ora sta poco lontano dal quartiere dove giocavamo.
Imbocchi una lunga strada con ai lati solo campagna.
Giri a destra e oltrepassi un cancello.
Fai 50 metri e giri intorno ad un cipresso.
Lui è lì. Terza fila a sinistra. Ha 21 anni da 32 anni.
Nel posto che stava cercando e che tanto lo ha atteso.
Un posto lungo 2 metri e profondo altrettanto.
Alva.
Le esistenze perdute. I vinti del Verga.Le vite sfortunate.E non c'è altro da aggiungere.
RispondiEliminap.s. non sembra nenche vero,ma in questo stesso Mondo ci sono anche quelli che navigano nel culo(fortuna) più vergognosamente sfacciato. Ale