“Quello che mi
appresto a raccontarvi è che da alcuni mesi venivano nel mio studio persone che
avevano un atteggiamento strano. Cioè strano…ovviamente i comportamenti li
conoscevo. Mi spiego meglio: dietro quei comportamenti c’erano sempre gli stessi
pensieri di diffidenza. Entravano, mi guardavano e poi, con una scusa
qualsiasi, se ne andavano. Sono propenso a credere che sia stato per il fatto
che non mi riconoscevano. Non riconoscevano il professionista. Non ero all’altezza
dei loro personali parametri secondo cui, uno come me, dovrebbe avere. E’ stata
una decisione difficile, la mia. Ma l’ho fatto perché non avrei più lavorato. Così
mi sono fatto crescere la barba e se devo proprio dirla tutta me la sono fatta brizzolare
qua e là. Ho cambiato montatura di occhiali. Una classica, Un po’ retrò. Ho
deciso di sembrare più vecchio. Una cosa antitetica al pensare comune. Anzi,
sembro molto più vecchio e questo era proprio quello che volevo. A qualcuno
potrà suonare strano, vero? In questa società si spendono migliaia di euro tra
alimenti, centri di benessere e abbigliamento per sembrare più giovani e cosa
faccio io? Sono giovane e spendo denaro per dare l’impressione di essere
vecchio. Ma c’è un motivo perché l’ho fatto: io ho 30 anni e ne dimostro anche
meno, molto meno. Peccato che sono uno psicologo che è una professione seria. Uno
psicologo deve ispirare fiducia, competenza, sicurezza. Uno con la faccia come
la mia non va bene, capite cosa intendo? Sembro un novellino. A volte, quando
faccio le visite domiciliari con gli assistenti sociali, le famiglie degli
assistiti ti scambiano per uno studente, uno in tirocinio. E nessuno ti prende
sul serio se sembri un ragazzino. Li senti sempre chiedere a bassa voce ai miei
colleghi più anziani o magari che solo sembrano più anziani:
‘ma non
avete uno psicologo più esperto? Uno di quelli che ha già visto e sentito tutto?’
Lo so cosa
intendono dire. Vorrebbero solo uno un po’ più marpione capite? E così ci ho
pensato io. Volevano un vecchio stronzo seguace di Freud? Ecco, ora hanno
effettivamente un vecchio stronzo! Mi rado anche un po’ ai lati della fronte
per sembrare stempiato. E porto merdose giacche di velluto a coste con colori
da far paura. Nel pietoso quadro ci inserisco anche delle cravatte gialle di
una tristezza infinita. Avete presente? Ma mi va bene così. Ora lavoro. La mia rubrica è sempre zeppa di appuntamenti. Mi ero rotto i
coglioni di sentire quei discorsi a bassa voce fatti con la massima
discrezione. Ma il punto non è questo. Vi ho detto cosa ho dovuto fare per
potere lavorare perché sono sposato e ho un figlio. Si chiama Matteo e ha otto
anni. Io lo adoro ma con tutto quello che ho dovuto subire l’ho trascurato. Non
ero più quello di prima. Sono cambiato nei suoi confronti e questo mi spiace
sopra ogni altra cosa. Ho capito di essere cambiato quando l’altra sera, a
cena, mentre stavo guardando una cosa che mi interessava Matteo ha rovesciato l’olio
sulla tovaglia pulita. Stava giocando. Giocava. Qualche anno fa ci avrei riso sopra. Lui voleva giocare, lo so, però
io gli ho dato uno schiaffo in pieno viso e lui è rimasto senza fiato per un po’.
Mi sono sembrate ore. E quando ha ripreso fiato mi ha guardato in un modo
surreale. Come se non capisse chi l’avesse schiaffeggiato, se la versione vecchia
di suo padre o quella giovane. Mia moglie si è messa a piangere e ha urlato:
NON TI HA VISTO TUTTO IL GIORNO! E’ DALLE CINQUE CHE MI CHIEDE QUANDO TORNA
PAPA’! ERA TUTTO ECCITATO! VOLEVA GIOCARE, MICA LO HA FATTO APPOSTA!
Poi ha
spento il televisore. Ci ho pensato tutta la notte perché vedete, io
sinceramente, mi sono sentito meglio quando gli ho mollato quello schiaffo, ma
mi sono sentito anche una merda. Ed è per questo che ora vorrei fissare un appuntamento
con uno psicologo. Non importa se vecchio o giovane. Mi sono spiegato?"
Alva.
La dimostrazione reale del dottore che dovrebbe seguire il motto evangelico "medico,cura te stesso",l'evidenza prosaica del dualismo quotidiano ---> sono quello che non vorrei essere e vorrei essere quello che non sono,
RispondiEliminaBellissimo scorcio di nevrosi moderna,che tocca anche le menti più evolute- o perlomeno più ricettive.
Ale