Io che non sono
mi chiedo
se la tua lontananza mi lascia indifferente.
Quel che mi strugge
però
è il dolore che
acuto
dentro di me
riposa.
Si è consumata
l'ardente preghiera di pochi attimi
che il mio vecchio padre Neil
fece salire al cielo.
" Aiutalo, o mio Signore! E' così giovane!"
Camminai dritto e forte
per tutti gli anni che mi furono concessi
e in un piovoso giorno di maggio
vecchio e canuto
nell'Africa che avevo tanto amato
mi addormentai nella morte.
Io che ora
non sono più mi chiedo:
la mia lontananza
caro amico Stanley
ti lascia indifferente?
" No, i suppose!"
Hal
VOTAMI!
"Ormai quasi giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questo blog testimonianza degli eventi a cui mi accadde, mi accade e mi accadrà di assistere durante il periglioso viaggio che mi separa dalla tomba. E Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto ho visto. Possa la mia mano non tremare mentre mi accingo a scrivere certi eventi e ricordare l'inquietudine sottile che opprime l'animo mio mentre mi collego quotidianamente a questo blog poiché oggi ho la certezza che sto rettamente interpretando gli indubitabili presagi ai quali, da quando nacqui, stoltamente, non diedi peso ."
Bellissima! Meravigliosa! Bravo Hal. Ce ne fossero poeti dinamici come te, disposti a lasciare ogni traccia del proprio se ovunque.
RispondiEliminaCiao Hal..... comincio con questa.... mi piace molto!!! Complimenti!!!
RispondiEliminaDentro di te c'è un po' di Livingstone: io ne avevo la sensazione già da bambini...
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